Denuncia Polizia Postale online: ma il servizio è ancora attivo?

Tra moduli “Segnala Online” e servizi sospesi, capire come denunciare un reato informatico alla Polizia Postale non è così semplice come sembra.

denuncia polizia postale


Un servizio digitale che promette molto, ma funziona davvero?

Negli ultimi anni, la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione ha reso sempre più diffusi i servizi online anche nel settore della sicurezza. Tra questi, quello della Polizia Postale, punto di riferimento per reati informatici, truffe via web e cyberbullismo.
Ma una domanda sorge spontanea: è davvero possibile presentare una denuncia online alla Polizia Postale?

A giudicare dalle informazioni ufficiali, la risposta è più complessa di quanto ci si aspetti. Il portale della Polizia Postale, infatti, offre una sezione apparentemente dedicata alle denunce e segnalazioni online, ma all’interno di essa solo un modulo resta effettivamente funzionante: “Segnala Online”.

“Segnala Online”: il modulo attivo (ma con molti limiti)

Il servizio “Segnala Online” si presenta come un form digitale che consente di comunicare comportamenti o eventi presumibilmente illegali. Tuttavia, la stessa Polizia Postale specifica chiaramente che non si tratta di una denuncia né di una querela, e che non sostituisce in alcun modo il pronto intervento.

Il portale avverte gli utenti con una nota esplicita:

“Attraverso questo servizio non possono essere inviate comunicazioni riguardanti querele, denunce o segnalazioni inerenti al servizio d’istituto. Il modulo Segnalazioni inoltre NON sostituisce il servizio di pronto intervento.”

Insomma, più che uno strumento per denunciare, il modulo serve come canale informativo preliminare, utile a segnalare attività sospette.
Le segnalazioni ammesse, inoltre, riguardano solo specifiche tipologie di reati:

  • Pedofilia e pornografia minorile online
  • Phishing e truffe informatiche
  • Abusi e minacce sui social network
  • Attività di terrorismo online
  • Attacchi informatici e hacking

Tutto il resto — furti, smarrimenti, truffe generiche o frodi economiche — resta fuori dal perimetro digitale.

Le denunce vi@ web? Servizio sospeso da tempo

In passato esisteva un servizio chiamato “Denuncia vi@ web”, pensato per facilitare la presentazione online di denunce per furto o smarrimento di documenti, cellulari o altri beni.
Oggi, però, quel servizio risulta sospeso da tempo e non è più accessibile dal portale ufficiale.

denuncia vi@ web servizio sospeso

Stessa sorte per le denunce relative ai reati telematici: il cittadino che tenta di avviare una procedura online si trova di fronte a link inattivi o sezioni non più operative.
L’unica alternativa rimane quella più tradizionale: recarsi di persona presso un ufficio della Polizia Postale o un comando delle Forze dell’Ordine per sporgere regolare denuncia.

Una soluzione che, nel 2025, può sorprendere: in un’epoca in cui si può aprire un conto bancario o autenticarsi a servizi pubblici con lo SPID, non è ancora possibile presentare una denuncia telematica per un reato informatico.

Reati di telecomunicazioni: ora si passa all’AGCOM

Non tutti sanno che, dal 2010, le segnalazioni relative ai reati e alle violazioni nel settore delle telecomunicazioni non sono più di competenza della Polizia Postale, ma dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM).

Peccato che sul sito della Polizia Postale venga indicato un “Modello D” da compilare e inviare via PEC all’AGCOM, solo che questa procedura si è recentemente aggiornata (e complicata).
Dal 15 ottobre 2024, infatti, il modello D è stato definitivamente disattivato, come comunicato dallo stesso ente:

“Per segnalare presunte violazioni della normativa di settore da parte di operatori che offrono servizi di comunicazione elettronica, audiovisivo, media e pay-tv, puoi utilizzare il nuovo Portale delle Segnalazioni: https://segnalazioni.agcom.it.”

Questo significa che per qualsiasi problema legato a operatori telefonici, pay-tv, internet provider o servizi postali, il cittadino deve rivolgersi direttamente all’AGCOM e non più alla Polizia Postale e nello specifico, dovrà consultare il Portale delle Segnalazioni.

agcom portale delle segnalazioni

Un passaggio di competenze che, se da un lato razionalizza i flussi amministrativi, dall’altro aumenta la frammentazione del sistema: chi subisce un abuso o una truffa online, oggi, rischia di non sapere più a chi rivolgersi.

Segnalazioni postali e reclami: ancora AGCOM

Anche per quanto riguarda i servizi postali, la situazione è simile: segnalazioni e reclami sono di competenza AGCOM e non della Polizia Postale.
Un cambiamento che pochi utenti conoscono e che contribuisce alla confusione generale.
Chi tenta di contattare la Polizia Postale per disservizi o truffe legate alla posta, infatti, viene reindirizzato al portale segnalazioni.agcom.it, l’unico canale ufficiale per questo tipo di segnalazioni.

Quando bisogna recarsi di persona alla Polizia Postale

Nonostante la presenza del modulo online, la denuncia vera e propria – quella che ha valore legale – deve essere ancora presentata fisicamente.
Ciò significa che chi subisce un reato informatico, una truffa o un furto d’identità digitale deve recarsi in caserma o presso un ufficio della Polizia Postale, portando con sé documenti e prove (screenshot, email, chat, ecc.).

L’atto di denuncia, infatti, richiede l’identificazione del denunciante e la firma autografa, elementi che per ora non possono essere gestiti tramite il modulo web.

Un paradosso, se si pensa che molti altri procedimenti amministrativi — anche di maggiore impatto economico o giuridico — sono ormai interamente digitali grazie allo SPID o alla CIE.

Un sistema digitale che lascia più dubbi che certezze

Il quadro che emerge è quello di un servizio online parziale, in cui la distinzione tra segnalazione e denuncia non è sempre chiara agli utenti.
La Polizia Postale offre un canale di contatto utile per segnalare attività sospette, ma non consente ancora di compiere un vero atto di denuncia online.
Molti servizi storici risultano sospesi, altri trasferiti ad altre autorità, e i cittadini devono spesso ricostruire da soli il percorso corretto per segnalare un illecito.

Il risultato?
Un sistema frammentato, dove il rischio di rimbalzi istituzionali è alto, e la promessa di una “denuncia online” resta, almeno per ora, più un titolo che una realtà.

Digitalizzazione sì, ma non per tutti

Nonostante i progressi della digitalizzazione pubblica, l’ambito delle denunce penali telematiche rimane un territorio ancora da esplorare.
E mentre in altri Paesi europei la possibilità di sporgere denuncia online è ormai consolidata, in Italia la via digitale resta confinata alle semplici segnalazioni.

Forse per motivi di sicurezza, forse per la complessità normativa che regola l’acquisizione di prove digitali e la validità della firma elettronica in ambito penale.
Ma il risultato, per l’utente, è lo stesso: una burocrazia che non corre alla stessa velocità della rete.

In sintesi

Oggi, chi vuole denunciare un reato informatico deve ancora farlo di persona, recandosi negli uffici della Polizia Postale o presso un comando di Polizia o Carabinieri.
Il modulo “Segnala Online” resta un utile strumento di pre-allerta, ma non sostituisce la denuncia vera e propria.
Per segnalazioni su operatori telefonici, media, internet provider o servizi postali, la competenza passa invece all’AGCOM tramite il portale ufficiale segnalazioni.agcom.it. Però, anche in questo caso, parliamo di “segnalazioni” e non di denuncia querela.

Un sistema che, pur mantenendo la sua importanza istituzionale, lascia aperta una domanda:
quando sarà davvero possibile sporgere una denuncia alla Polizia Postale… senza uscire di casa?

Denunciare online oggi: l’alternativa reale si chiama ioDenuncio

In un Paese dove i portali pubblici parlano di digitalizzazione ma lasciano ancora in sospeso il cittadino di fronte a un reato, la vera innovazione arriva dal settore privato.
Con ioDenuncio.it, oggi è finalmente possibile presentare una denuncia online con pieno valore legale, senza dover andare in commissariato o perdere ore tra code e burocrazia.

La piattaforma nasce per colmare proprio quel vuoto lasciato da sistemi pubblici incompleti.
Con ioDenuncio puoi:

  • compilare la denuncia direttamente online, seguendo un percorso guidato passo dopo passo;
  • allegare prove, screenshot, documenti e tutto ciò che serve a ricostruire il fatto;
  • firmare digitalmente il documento, senza SPID né PEC, in modo sicuro e certificato;
  • e farlo verificare da un avvocato prima che venga depositato in Procura, con valore legale riconosciuto.

Non si tratta di una semplice “segnalazione”, ma di un atto ufficiale, redatto nel rispetto delle normative e pronto per essere utilizzato in sede legale.

Perché è importante agire subito

Ogni ora che passa dopo una truffa, un furto di identità o un attacco informatico, può fare la differenza.
Denunciare tempestivamente non serve solo a chiedere giustizia, ma anche a bloccare l’uso illecito dei propri dati e ridurre il rischio di ulteriori danni economici o reputazionali.

Con ioDenuncio:

  • eviti file e attese inutili,
  • hai un documento legalmente valido,
  • e ricevi una ricevuta di deposito ufficiale.

Un modo nuovo — e finalmente concreto — per far valere i propri diritti anche online.

In conclusione

La Polizia Postale resta un punto di riferimento fondamentale per la sicurezza digitale, ma non consente ancora di presentare una denuncia telematica online con valore legale.
Fino a quando i portali istituzionali non saranno pienamente operativi, chi vuole tutelarsi davvero ha una sola strada concreta: usare strumenti digitali certificati come ioDenuncio.it.

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ioDenuncio è la prima piattaforma digitale che permette di compilare, firmare e inviare online denunce con valore legale, in modo semplice, sicuro e senza burocrazia. Ogni articolo firmato da ioDenuncio è curato dal nostro team editoriale con l’obiettivo di informare, sensibilizzare e offrire strumenti concreti per tutelare i diritti dei cittadini.

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