Truffe online su bonifici e carte di credito: quando hai diritto al rimborso dell’intero importo e al risarcimento del danno
Le truffe online sono oggi sempre più frequenti e in continua evoluzione. Oltre a specifici accorgimenti preventivi, per evitare di cadere nella trappola di possibili malintenzionati, se sei stato vittima di una truffa online tramite bonifico o carta di credito, puoi mettere in atto una serie di azioni e procedure efficaci e provare a riottenere ciò che hai perso.
In questa guida, ti aiutiamo a capire come recuperare i soldi di una truffa online e quali sono le strategie legali che funzionano se vuoi avere concrete possibilità di rimborso e anche un eventuale risarcimento.
H2 Cosa sono le truffe digitali
Per truffa digitale si intende un raggiro o un inganno, realizzato tramite internet, per causare alla vittima un danno economico o per entrare in possesso di dati personali o credenziali.
Le truffe online possono essere realizzate con tecniche diverse, per esempio, progettando un finto sito web o pubblicando annunci falsi su piattaforme affidabili, per ingenerare nel malcapitato la convinzione che tutto sia reale e sicuro. In questi casi, l’obiettivo è quello di indurre la vittima ad acquisire prodotti inesistenti.
Altra tecnica fraudolenta utilizzata per realizzare truffe online è il c.d. phishing. Il truffatore si finge un interlocutore affidabile (banca, ente pubblico o una società di servizi), per ottenere, a mezzo mail, dati sensibili come credenziali di accesso all’home banking, codici OTP o dati bancari. Una volta entrati sul conto corrente, lo svuotano.
Rientrano poi tra le frodi telematiche anche i falsi annunci di lavoro, con i quali i truffatori adescano le proprie vittime per rubare loro denaro o l’identità personale.
H2 Come posso recuperare i soldi truffati con bonifico bancario
Recuperare i soldi truffati online su bonifico è difficile, ma non impossibile. E questo non solo perché le truffe online sono sempre più sofisticate, ma anche perché offrono al truffatore maggiori garanzie di non essere rintracciati.
La prima cosa da fare è contattare la banca e chiedere di bloccare, se ancora possibile, l’esecuzione del bonifico. In generale, se i soldi non sono stati ancora trasferiti e accreditati al beneficiario, l’istituto di credito dovrebbe poter revocare il bonifico e farti così recuperare i soldi, ma bisogna agire in tempi davvero molto brevi.
Nel caso in cui, il bonifico sia stato già eseguito, nel senso che il denaro è già nella disponibilità del beneficiario, la tua banca può contattare la banca del beneficiario, chiedendo il blocco dei fondi. In questo caso, però, è bene chiarirlo, la tua banca non ha il potere di recuperare i soldi, perché può soltanto fare da intermediario.
Ciò significa che può fare un tentativo, ma non puoi aspettarti che riesca certamente a recuperare i tuoi soldi.
H3 Come possono recuperare i soldi truffati con carta di credito
Relativamente più semplice è recuperare i soldi truffati con la carta di credito. Il primo è più importante passo da compiere è bloccare immediatamente la carta, contattando la banca tramite i numeri di emergenza.
Fatto questo, devi richiedere l’annullamento dell’operazione autorizzata in precedenza e l’emissione di una nuova carta di credito. Questi passaggi sono molto importanti e da concludere velocemente, per evitare ripetuti addebiti e utilizzi della carta.
H2 Rimborso dei soldi in caso di truffa online
Nel caso in cui non sia più possibile bloccare il bonifico o interpellare la banca del beneficiario o ancora bloccare l’addebito su carta, puoi tentare di risalire all’autore della truffa online al fine di recuperare i tuoi soldi.
Puoi denunciare la frode subita alla Polizia postale, ma anche in questo caso potrebbe rivelarsi molto difficile, a volte anche impossibile, risalire al colpevole. Questo perché i sistemi di pagamento telematici, come il bonifico e l’addebito su carta, sono in grado di garantire una maggiore impunità in quanto il truffatore riesce più facilmente a non farsi trovare.
C’è comunque un altro modo per provare a recuperare i tuoi soldi: puoi chiedere un rimborso alla tua banca. Devi però dimostrare di non aver agito con colpa grave e la responsabilità della banca per non aver attivato le procedure di controllo e sicurezza necessarie.
H3 Rimborso in caso di bonifico non autorizzato
È possibile ottenere un rimborso dalla propria banca, se il bonifico o l’addebito non sono stati autorizzati dal cliente. Si considera non autorizzata, l’operazione di pagamento a mezzo bonifico o addebito, disposta senza il consenso o, in ogni caso, l’autorizzazione del cliente.
La forma e la procedura previste per l’autorizzazione sono diverse e variano in base all’istituto di credito e al tipo di conto.
In ogni caso, per capire se puoi trovarti in questa situazione e ottenere il rimborso, consulta il contratto firmato con la banca. Se non hai autorizzato il bonifico o l’addebito, puoi ottenere un rimborso immediato, anche in giornata.
H3 Rimborso della banca per mancanza di colpa grave
Nel caso in cui tu sia stato truffato e abbia autorizzato il bonifico o l’addebito, c’è ancora un modo per ottenere un rimborso dalla tua banca. Si tratta di una procedura più difficile e lunga, ma, in ogni caso, fattibile.
Puoi tentare di recuperare i tuoi soldi, dimostrando di essere stato ingannato con artifizi e raggiri, senza tua colpa. In altri termini, devi dimostrare di non essere stato gravemente imprudente, ma di essere cascato in un raggiro molto ben organizzato, che difficilmente poteva essere riconosciuto.
Per esempio, cliccare su un link di un sito palesemente contraffatto, falso o anche solo sospetto o effettuare un acquisto da un sito chiaramente inaffidabile, integra un comportamento gravemente imprudente che, per legge, non consente il rimborso dalla banca (D.Lgs. n. 11/2010). Allo stesso modo, fornire codici bancari o il codice CVV telefonicamente è considerato comportamento gravemente imprudente. In questi casi, non potrai ottenere nessun rimborso.
H2 Ricorso all’ABF (Arbitro Bancario Finanziario)
Nel caso in cui la tua banca non dovesse accordarti il rimborso o non dovesse fornirti un riscontro, puoi tentare un’ulteriore strada per recuperare i soldi che ti sono stati truffati con un bonifico o addebito indebito su carta, ovvero rivolgerti all’ABF (Arbitro Bancario Finanziario).
Si tratta di un organismo indipendente deputato a risolvere in via stragiudiziale le controversie tra i clienti e le banche e gli altri intermediari in caso di operazioni e servizi bancari e finanziari. In pratica, è un arbitro a tutti gli effetti e, dunque, rappresenta una valida alternativa alla giustizia civile.
Puoi interpellare l’ABF, presentando un ricorso direttamente online. È possibile inviare un reclamo anche in forma cartacea, ma solo se agisci nei confronti di due o più intermediari contemporaneamente o se la banca è estera.
Il servizio, in entrambi i casi, per il cliente, è gratuito. Il procedimento ha una durata complessiva di 90 giorni, entro i quali l’ABF si pronuncia sul tuo ricorso.
H2 Responsabilità della banca in caso di truffa online
Fino ad ora ti abbiamo prospettato una serie di azioni e strategie legale per riuscire a recuperare i soldi truffati, quindi per ricevere un rimborso. Vi sono casi in cui è possibile ottenere, oltre al rimborso, anche il risarcimento.
Stiamo parlando di due concetti che, giuridicamente, si riferiscono a situazioni diverse, anche se sono spesso utilizzati come sinonimi. Il risarcimento si può ottenere sia dal truffatore a seguito di una causa civile (ipotesi remota, perché occorrerebbe individuare il responsabile), sia dalla banca.
La tua banca, infatti, assume un ruolo importante sia nella fase preventiva, per evitare di cadere nelle trappole delle truffe online, sia nella fase successiva, quando la truffa è stata realizzata.
Ottenere il risarcimento dalla banca non è però semplice, perché occorre dimostrare qualche grave inadempienza commessa dall’istituto di credito, ma ci si può provare.
H3 Quando la banca deve risarcire in caso di truffa online
La banca può essere tenuta al risarcimento in caso di truffa online, nel caso in cui:
- non adotti sistemi di sicurezza e controllo adeguati, come, per esempio, una procedura forte di autenticazione (c.d. SCA, strong customer authentication), alert o notifiche rapide con SMS o email, che offrano la possibilità al cliente di bloccare le operazioni atipiche, sistemi di crittografia avanzati;
- esegua il bonifico anche nel caso in cui l’IBAN non corrisponde al beneficiario;
- ritardi nell’attivazione del blocco della carta di credito o dell’addebito;
- adotti un sistema bancario vulnerabile, consentendo all’autore della truffa di inserirsi nei canali ufficiali e inviare email di phishing;
- non vigili su operazioni sospette.
In tutti i casi in cui risulti che la banca non si è attenuta alle linee dettate dalla Banca d’Italia e dalla Banca centrale o, in generale, non abbia adottato le cautele necessarie, può essere tenuta al risarcimento del danno.
Per ottenerlo, dovrai inviare un reclamo alla tua banca e, in caso di mancato riscontro o rifiuto, potrai rivolgerti all’ABF o anche al giudice civile.