Truffe e-commerce: come riconoscerle, difendersi e quando denunciare

2,8 milioni di italiani truffati online nel 2024: scopri come riconoscere i segnali, proteggerti e recuperare i soldi

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Truffe e-commerce: come riconoscerle, difendersi e quando denunciare

Nel 2024, 2,8 milioni di italiani sono stati vittime di truffe online negli acquisti e-commerce, con danni per oltre 500 milioni di euro. Scopri come riconoscere i segnali d’allarme, proteggerti efficacemente e perché denunciare subito può salvare i tuoi soldi e la tua identità digitale.

Hai mai ricevuto un’email che ti avvisava di un problema con il tuo ordine Amazon? Oppure ti sei imbattuto in un sito che vendeva quel prodotto che cercavi da tempo a un prezzo incredibilmente basso? Se la risposta è sì, potresti essere già finito nel mirino dei truffatori che ogni giorno sfruttano la fiducia di milioni di italiani negli acquisti online.

I numeri parlano chiaro: nel 2024, quasi 3 milioni di italiani hanno subito una truffa o un tentativo di frode nel commercio elettronico. Il danno economico totale supera i 500 milioni di euro, con un aumento del 9% rispetto all’anno precedente. Ma il dato più preoccupante è un altro: quasi uno su due non denuncia.

Il volto delle truffe e-commerce nel 2025

Le truffe negli acquisti online non sono più limitate ai classici siti fasulli che spariscono dopo aver incassato. Oggi i truffatori hanno affinato le tecniche, sfruttando la fiducia nei grandi marchi e la frenesia degli acquisti digitali.

Secondo l’indagine commissionata da Facile.it a mUp Research e Norstat, condotta tra dicembre 2024 e gennaio 2025, i finti siti web rappresentano il canale principale utilizzato dai malfattori, responsabili del 39,4% delle truffe. Seguono le false email (30,3%), mentre oltre una frode su quattro (25,8%) viaggia attraverso i social network.

Ma chi sono le vittime più colpite? Contrariamente a quanto si pensa, non sono gli anziani ma i giovani. A fronte di una media nazionale del 6,7%, la percentuale sale oltre l’8% sia nella fascia 25-34 anni sia in quella 45-54 anni. Le persone con un titolo di studio universitario subiscono truffe con un’incidenza pari a più del doppio rispetto alla media.

I segnali d’allarme che non puoi ignorare

Riconoscere una truffa e-commerce prima che sia troppo tardi può salvarti da perdite economiche e dal furto della tua identità digitale. Ecco i segnali che devono farti alzare immediatamente le antenne:

Prezzi troppo bassi per essere veri
Quel prodotto che su Amazon costa 300 euro e su un sito sconosciuto ne costa 80? Quasi certamente è una truffa. I truffatori sanno che il risparmio è un’esca irresistibile.

Siti web che imitano i brand famosi
Invece di “amazon.it” trovi “amaz0n-verifica.com” o “amazon-sicurezza.net”. Basta una lettera diversa nell’URL per cadere in trappola. Controlla sempre con attenzione l’indirizzo del sito.

Assenza del protocollo HTTPS
Un sito e-commerce serio deve sempre avere il lucchetto nella barra degli indirizzi e iniziare con “https://”. Se vedi solo “http://”, stai navigando su un sito non sicuro.

Nessuna informazione sull’azienda
Partita IVA mancante, indirizzo fisico inesistente, numero di telefono che non risponde. Se un sito non fornisce informazioni chiare e verificabili sull’azienda, è un campanello d’allarme.

Metodi di pagamento sospetti
Se il sito accetta solo bonifici bancari, ricariche PostePay o pagamenti in criptovalute, diffida. I metodi di pagamento tracciabili e protetti (PayPal, carte di credito) sono sempre preferibili.

Recensioni tutte positive o tutte negative
Le recensioni autentiche sono miste. Se leggi solo commenti entusiastici a 5 stelle o solo critiche distruttive, probabilmente sono recensioni false.

Le truffe e-commerce più diffuse nel 2025

Conoscere le tecniche più utilizzate dai truffatori ti aiuta a non cadere nella rete. Ecco le truffe e-commerce più comuni in circolazione:

1. Il phishing mascherato da Amazon o Poste
Ricevi un’email che sembra provenire da Amazon, Poste Italiane o un altro corriere. Ti avvisa che c’è un problema con la consegna o con il pagamento. Cliccando sul link finisci su un sito clone che ruba i tuoi dati di accesso e le informazioni della carta di credito.

2. I siti fantasma che vendono prodotti inesistenti
Trovi il prodotto perfetto a un prezzo imbattibile, paghi, ma non ricevi mai nulla. Il sito sparisce nel nulla dopo pochi giorni o settimane. Questi siti sono creati appositamente per truffare e poi chiudere.

3. La truffa del prodotto contraffatto
Ordini un prodotto originale ma ricevi una contraffazione di pessima qualità. Il venditore poi si rifiuta di rimborsarti, sostenendo che il prodotto è stato aperto e quindi non può essere restituito.

4. Le false inserzioni sui marketplace social
Su Facebook Marketplace, Instagram Shopping o gruppi di compravendita trovi offerte allettanti. Paghi tramite bonifico o ricarica PostePay e il venditore sparisce senza inviare nulla.

5. La truffa del pacco bloccato via SMS
Il classico smishing: ricevi un SMS che ti avvisa di un pacco fermo al magazzino. Per sbloccarlo devi pagare una piccola commissione di 2-3 euro. Inserisci i dati della carta su un sito falso e i truffatori ne prendono il controllo.

Come difenderti efficacemente dalle truffe e-commerce

La prevenzione è la tua arma migliore. Segui queste regole d’oro per ridurre drasticamente il rischio di cadere vittima di una truffa:

Verifica sempre l’affidabilità del venditore
Prima di acquistare da un sito sconosciuto, cerca recensioni online. Controlla su Trustpilot, sui forum specializzati o cerca su Google il nome del sito seguito da “truffa” o “recensioni”. Verifica la presenza della Partita IVA sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

Usa metodi di pagamento tracciabili e protetti
PayPal offre la Protezione Acquisti che tutela i compratori in caso di truffa. Le carte di credito permettono di richiedere il chargeback (storno dell’addebito) alla banca. Evita bonifici bancari, ricariche PostePay o pagamenti in criptovalute per acquisti da sconosciuti.

Non cliccare mai sui link nelle email sospette
Se ricevi un’email da Amazon, PayPal, Poste o altri servizi, non cliccare sui link. Apri il browser e vai direttamente sul sito ufficiale digitando l’indirizzo. Le aziende serie non ti chiedono mai dati sensibili via email.

Controlla l’URL prima di inserire dati personali
Verifica che l’indirizzo del sito sia esattamente quello ufficiale. Fai attenzione a lettere sostituite con numeri (0 al posto di O) o domini strani (.xyz, .top invece di .it o .com).

Conserva tutte le prove dell’acquisto
Screenshot delle conversazioni, email di conferma, ricevute di pagamento. Questo materiale sarà fondamentale se dovrai denunciare o richiedere un rimborso.

Cosa fare immediatamente se sei stato truffato

Se hai subito una truffa e-commerce, il tempo è il tuo nemico. Più aspetti, più sarà difficile recuperare i tuoi soldi e proteggere la tua identità. Ecco i passi da compiere subito:

Blocca immediatamente i tuoi metodi di pagamento
Se hai inserito i dati della carta di credito su un sito sospetto, chiama subito la tua banca e fai bloccare la carta. Cambia le password di tutti i tuoi account, soprattutto quelli collegati a servizi di pagamento.

Richiedi il chargeback alla banca
Se hai pagato con carta di credito o carta di credito ricaricabile, puoi richiedere lo storno dell’addebito alla tua banca. Compila il modulo di disconoscimento operazioni (ogni banca lo chiama in modo diverso) e allega tutte le prove della truffa: screenshot del sito, email, prove dei tentativi di contatto con il venditore.

La normativa PSD2 (Payment Services Directive 2) obbliga le banche a fornire questa procedura. In caso di esito positivo, ti verrà rimborsata la differenza tra il prezzo pagato e l’eventuale franchigia (massimo 50 euro per le carte ricaricabili, secondo il decreto legislativo n. 218/2017).

Apri una controversia PayPal
Se hai pagato con PayPal selezionando l’opzione “Beni e Servizi”, sei protetto. Apri una controversia nel Centro Risoluzioni PayPal entro 180 giorni dalla transazione. PayPal tende a dare ragione all’acquirente se presenti prove solide.

Segnala il sito truffa
Segnala il sito fraudolento alla Polizia Postale e a Google Safe Browsing. Questo aiuterà a proteggere altre potenziali vittime e a far chiudere il sito.

Quando serve la denuncia formale

Molte vittime di truffe e-commerce si chiedono se valga davvero la pena denunciare. La risposta è sì, sempre. E ti spieghiamo perché.

La denuncia è necessaria per il chargeback
Alcune banche richiedono la copia della denuncia per avviare la procedura di chargeback, soprattutto per importi elevati. Senza denuncia, potresti non riuscire a ottenere il rimborso.

Proteggi la tua identità digitale
Se hai fornito documenti d’identità ai truffatori, la denuncia è indispensabile. Serve a tutelare te stesso nel caso in cui i tuoi dati vengano usati per altre truffe o per aprire conti a tuo nome.

Contribuisci a fermare i truffatori
Le denunce permettono alle autorità di mappare i fenomeni criminali e intervenire. Ogni denuncia è un tassello che aiuta a individuare le organizzazioni criminali dietro queste truffe.

Hai diritto al risarcimento
Con una denuncia formale puoi intraprendere azioni legali per ottenere il risarcimento del danno. In alcuni casi, se i truffatori vengono identificati e hanno beni sequestrabili, potresti recuperare quanto perso.

Perché uno su due non denuncia (e perché è un errore)

Secondo la ricerca di Facile.it, il 49,2% delle vittime di truffe e-commerce sceglie di non denunciare. Le motivazioni sono preoccupanti:

  • Il 38,5% è convinto che non recupererà i soldi persi
  • Il 24,6% ritiene il danno economico troppo basso
  • Il 16,9% si sente in imbarazzo per essere stato raggirato
  • Il 9,2% non vuole che i familiari sappiano dell’accaduto

Ma non denunciare è un errore grave per tre motivi:

1. Lasci campo libero ai truffatori
Se nessuno denuncia, i criminali continuano indisturbati a truffare altre persone. La tua denuncia può evitare che qualcun altro subisca lo stesso danno.

2. Rinunci a ogni possibilità di recupero
Senza denuncia, non puoi avviare procedure di chargeback o azioni legali. Anche se le probabilità di recupero sono basse, senza denuncia sono zero.

3. I tuoi dati restano in mano ai criminali
Se hai fornito documenti o dati personali ai truffatori, questi potrebbero usarli per altre frodi. Solo con la denuncia ti tuteli legalmente nel caso in cui la tua identità venga usata per scopi illeciti.

Come fare la denuncia online con valore legale

La buona notizia è che oggi non serve più perdere ore in commissariato per denunciare una truffa e-commerce. Con ioDenuncio puoi presentare una denuncia con pieno valore legale direttamente da casa, in pochi minuti.

Il sistema ti guida passo dopo passo nella compilazione della denuncia, ti permette di allegare tutti i documenti e le prove necessarie, e un avvocato verifica il tutto prima del deposito in Procura. Non serve SPID, non serve PEC: bastano pochi click per tutelare i tuoi diritti.

La differenza tra una semplice segnalazione alla Polizia Postale e una denuncia formale è enorme: la segnalazione è un pre-allarme, la denuncia è un atto ufficiale con valore probatorio che può essere usato per azioni legali e richieste di rimborso.

Cosa succede dopo la denuncia

Una volta depositata la denuncia, la Procura valuterà se ci sono gli estremi per aprire un’indagine. In caso di truffe con molte vittime o di importi rilevanti, le autorità potrebbero identificare gli autori e procedere con sequestri di beni e conti.

Nel frattempo, tu avrai un documento ufficiale da presentare alla tua banca per il chargeback, a PayPal per la Protezione Acquisti, e potrai usarlo come prova in eventuali azioni legali civili per il risarcimento del danno.

Ma soprattutto, avrai fatto la cosa giusta: hai difeso i tuoi diritti e contribuito a rendere internet un posto più sicuro per tutti.

Il costo del silenzio è troppo alto

Ogni anno, centinaia di milioni di euro finiscono nelle tasche dei truffatori. Soldi che vengono usati per finanziare altre attività criminali, per perfezionare le tecniche di raggiro, per colpire ancora più persone.

Il silenzio delle vittime è il miglior alleato dei criminali. Ogni denuncia è invece un colpo al sistema delle truffe online.

Non importa se hai perso 50 euro o 5.000 euro. Non importa se ti senti stupido per essere cascato nella trappola. Quello che importa è che tu agisca subito, prima che sia troppo tardi.

Agisci ora: il tempo è contro di te

Ogni ora che passa dopo una truffa e-commerce riduce le tue possibilità di recuperare i soldi e di proteggere la tua identità. I truffatori sono rapidi: spostano i fondi, chiudono i siti, cancellano le tracce.

Tu devi essere altrettanto veloce. Blocca le carte, richiedi il chargeback, apri la controversia PayPal, e soprattutto: denuncia subito.

Con ioDenuncio puoi farlo in pochi minuti, senza uscire di casa, con la certezza di un documento verificato da un avvocato e depositato ufficialmente in Procura.

Non aspettare. Non lasciarti frenare dall’imbarazzo o dalla sfiducia. I tuoi soldi, i tuoi dati, la tua sicurezza digitale valgono molto di più.

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